[…] Perché il bene a venire del mondo dipende in parte da azioni di portata non storica; e se le cose, per voi e per me, non vanno così male come sarebbe stato possibile, lo dobbiamo in parte a tutti quelli che vissero con fede una vita nascosta e riposano in tombe che nessuno visita
G. Eliot, Middlemarch

martedì 16 agosto 2011

Scandaloso Chronicon/5

«Ma occorrevano ancora molti danari, ed il Parroco memore di quanto gli avea detto Mons. Signori quando gli avea ingiunto di fabbricare la canonica (Vi ajuteremo anche noi) scese in Curia ed avvicinato Mons. Signori gli ricordò la promessa fatta e gli chiese ajuto. Si sentì rispondere che l'ajuto promesso era soltanto morale, e che la Curia non potea dare un centesimo.
Che fare allora? La Fabbriceria è contraria, il Comune povero e contrario, non rimaneva che ricorrere all'Economato Generale. Ma come lo si poteva fare se il Subeconomo, Fabbriceria e Comune eran contrarii e non avrebbero appoggiato.
Il Parroco si raccomandò allora allo Stabilimento Festi e Rasini ove ottenne qualche centinaio di Lire e discreta quantità di materiale, allo Stabilimento di Ponte Selva dal quale ottenne £ 20, ed a quello di Nossa dal quale ebbe £ 150. Ma era poca cosa ed occorreva ancora molto.
Il Parroco spinse le sue ricerche allo Stabilimento Schoch di Vertova ed ebbe una settantina di quintali di calce, alla fabbrica di calce di Fiorano ed ebbe parecchi quintali di calce gratis e diminuzione di prezzi sul genere ed alla Società Pesenti di Alzano Maggiore dalla quale ottenne 150 quintali di calce e 50 di cemento portland. Tutto buono, ma mancava il danaro.
Allora il Parroco escogitò di tenere una fiera di beneficenza. Scese a Bergamo, bussò a parecchie porte d'amici e negozianti e ottenne discreta quantità d'oggetti all'uopo, ed egli stesso ne comperò parecchi. Indi raccolta ogni cosa, chiese al Prefetto la debita licenza e l'ottenne.
Predispose ogni cosa, diramò gli avvisi, invitò la banda etc, quando 3 giorni prima gli pervenne un telegramma dal Sottoprefetto col quale si sospendeva per ordine del Prefetto la fiera indetta. Il Parroco corse a Bergamo, ma il Prefetto s'era recato a Roma, ed il Cons. Delegato cav. Saladino, con rincrescimento disse di nulla potere contro un'ordine prefettizio provocato da questa Fabbriceria e Comune, adducendo la Fazione che la fiera non avea scopo di beneficenza, ma era fatta solo per la fabbrica della canonica, promettendo però d'appoggiarla al ritorno del Prefetto.
Dopo 8 giorni il parroco venne chiamato dal Sig. Delegato di P(ubblica) S(icurezza) in questo Comune, ove da Bergamo era salito il Commissario di P. S. cav. Bartolozzi, per ordine prefettizio onde combinare le cose o ritirare il Decreto.
Vi andò il Parroco e vi trovò oltre il Delegato ed il Commissario, il Sindaco PLATONE fu SOCRATE rappresentante il Comune ed i Sig. ANTISTENE TRIANGOLO e SENOFANE fu TRASIMACO rappresentanti la Fabbriceria, tutti oppositori.
Il Sindaco rinunciò all'opposizione in favore della Fabbriceria, e la Fabbriceria richiese £ 250 per lasciare libera la fiera. Il Commissario prestò i suoi buoni officii per la composizione della vertenza che si chiuse col dovere il Parroco passare alla Fabbriceria £ 125 dopo 15 giorni dall'avvenuta fiera. I commenti pepati del Commissario all'indirizzo di queste Amm(inistrazion)i non si notano perchè troppo ovvii.
Si tenne dunque per 2 Domeniche la detta Fiera che fruttò £ 600 nette.
Quando fu tempo di passare £ 125 alla Fabbriceria, il Parroco si recò dal Delegato di P. S. a riferire che egli avea sostenuta in propriis la spesa per la Visita Pastorale in £ 200, che prima intendeva di non ripetere dalla fabbriceria, ed ora visto il loro malanimo, esigeva, e così quando i Fabbricieri si recarono da lui per ripetere le £ 125, ebbero la sgradita sorpresa di sentirsi condannare a portare al Parroco le rimanenti £ 75 entro 8 giorni. Così anche per stavolta intendevano suonare e furon suonati e perdettero £ 75!! che vennero poi impiegate ancora nella casa canonica.
Con tutti questi ajuti la canonica procedette per bene, ma rimanevano i serramenti £ 1800, il cancello, le porte d'ingresso, le ringhiere in ferro, il muro di cinta, la tettoja stalla, il fornello pel bucato, vetri. Il Parroco per finire il tutto ricorse ad una Sig.ra di Bergamo che si dichiarò disposta a dare al prestito £ 4000 al tasso del 4% con semplice obbligazione senza ipoteca. Chiesta l'autorizzazione alla R.da Curia, essa annuì e così con sacrificii non pochi del Parroco e d'altri si potè condurre a termine.
Gli affitti in £ 160 si pagano parte coll'affitto canonica vecchia e parte colla riduzione legati ottenuta da Roma pel tramite della Ven. Curia. Ora non rimaneva più che entrare nella Canonica nuova ed entrare insegnando a certa gente che l'ingresso dei Parroci si sollennizza ovunque, occorreva perciò velarlo sotto qualche altro titolo, perché tutti senza sospetti potessero prendervi parte».

Apparso su B.A.S.P. Gennaio/Febbraio 2004

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