Visita effettuata il 12 luglio 1578 da Mons. Gerolamo Regazzoni, accompagnato dai Canonici Advinatrio Arcidiacono e Guglielmo Berza. restano solo i Decreti.
«Si provvedi a questa chiesa quanto più tosto di sacerdote che abbia cura di queste anime e fra tanto si tenghi diligente conto de le entrate de la chiesa distinguendole da quelle della m(isericord)ia e della vicinanza.
Il quale conto sia spesso veduto dal vicario foraneo, il quale entrate [...] fin che si provvedi di curato.
Si ricuperino senza induggio i danari pertinenti a questa chiesa e così alla misericordia et alla vicinanza dati a raggione di cui que per conto e si investino in tanto terreno overo si diano a legittimo livello.
Si accomodi il sacro fonte con la sua piramide, si rinnovi il calice et patena profanati.
Si ponga in questa chiesa un confessionale.
Si foderi il tabernacolo di legno per il SS.mo Sacramento di panno di setta rossa.
Questa cura potrebbe comodamente unirsi con quella di Ogna e di Villa essendo tutti e tre questi luoghi molto vicini l'uno all'altro e il viaggio dall'uno all'altro molto facile et il numero delle anime di queste tre cure non molto grande».
Apparso su L'Eco del Sapél Nè, Luglio 2002
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