"ALLI MOLTO REVERENDI PARROCHI
DELLA CITTÀ E DIOCESI DI BERGAMO
Vi sarà già noto come il giorno sei corrente mese un uragano rovesciava sulla parte superiore della Valle Seriana tal copia straordinaria di acque, che i torrenti e il fiume gonfiati in poco d’ora smisuratamente travolsero nella loro rapina boschi, terreni, strade, ponti, officine e case con danno gravissimo di quelle Comunità e di molte famiglie.
In Ardesio poi i danni sono più gravi e sentiti, perché colpirono parecchie famiglie povere e che ora prive dei pochi beni posseduti gemono nella più squallida e desolante miseria. Il Torrente Rino che costeggia a monte quella terra straripò, e ingojate tra case con quanto contenevano di mobili e provvigioni, sfondate e malmenate più altre, irruppe nelle Contrade del paese con immenso spavento e terrore degli abitanti, che per qualche tempo furono nell’angoscia di vederne la intera rovina. I campi però lungo questo torrente ed il sottoposto fiume Serio sono scavati e ridotti a un ammasso di macerie. I prati, unico retaggio degli abitanti della contrada di Ave, franati e distrutti. E quasi non bastassero le narrate sventure, il giorno 12 susseguente un incendio scoppiato nella contrada della Foppa incenerì due case, mettendo sulla strada pressoché ignudi gli individui di altre due famiglie.
Il danno sofferto dai privati in questo solo Comune è fatto salire alla somma di Ital. L. 160 mila e quello del Comune stesso a cifra anche maggiore.
A fronte dei fatti accennati noi crederemmo di far onta alla ben conosciuta Religione e Carità di questi Diocesani, se aggiungessimo una sola parola per eccitarli a stendere pronta e generosa la mano a quei nostri fratelli in felicissimi. Vogliamo però rammentare che la vostra elemosina porgerà cibo ai famelici, vestito agli ignudi, albergo ai tapini, conforto ai desolati; e che Gesù Cristo nel gran giorno del Giudizio, dichiarando fatto a sé quanto per loro avrete fatto, vi chiamerà al possesso del regno eterno.
Per tanto apriamo in questa Diocesi una colletta a favore di quegli sgraziati ed incarichiamo i Rev.i Signori Parrochi a promuoverla con ogni zelo nelle rispettive Parrocchie. Quanto avranno raccolto sia in danaro, sia in generi, abiti, lingerie, che tutto è opportuno, verrà per loro cura trasmesso di mano in mano e il più presto possibile a questa Curia.
Affinché poi la distribuzione della carità vostra sia eseguita secondo l’ordine e il merito, abbiamo istituita una Commissione composta dai Molto R.i Signori Don GIUSEPPE MILESI Arciprete Pleb.o e Vic.o For.o di Clusone, Don AGOSTINO SPAMPATTI Prev.o e Vic.o for.o di Ardesio, farà savia distribuzione delle offerte raccolte sì direttamente, sì col mezzo della Curia, coll’incarico di darne alla medesima a suo tempo esatta ragione.
La Grazia e la Carità di nostro Signor Gesù Cristo sia con tutti voi.
Bergamo, dalla Curia Vescovile, li 23 Luglio 1861.
SIMONI V. G."
Apparso su L'Eco del Sapél Nè, Luglio 2001
Ricerche di storia locale dal XV al XX secolo, dall'Archivio della Parrocchia di Piario (BG), a cura di Daniele Salvoldi
[…] Perché il bene a venire del mondo dipende in parte da azioni di portata non storica; e se le cose, per voi e per me, non vanno così male come sarebbe stato possibile, lo dobbiamo in parte a tutti quelli che vissero con fede una vita nascosta e riposano in tombe che nessuno visita
G. Eliot, Middlemarch
G. Eliot, Middlemarch
venerdì 2 settembre 2011
Una circolare vescovile su un violento nubifragio ad Ardesio, 1861
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